Lo Studio Legale offre costante e valida assistenza processuale ed extra-giudiziale, per i datori di lavoro, come per i soggetti esercenti attività subordinatizia, ogni qual volta si verta in tema di:

RICONOSCIMENTO STATUS LAVORATORE SUBORDINATO

  • Valutazione condotta spiegata dal prestatore di attività e conseguente inquadramento della stessa nell’ambito degli schemi codicistici e delle leggi speciali di riferimento (attività prodromica all’insorgenza del rapporto di lavoro, attività dipendente e parasubordinata, rapporti a termine, a tempo parziale e figure affini).
  • Computo emolumenti economici eziologicamente connessi alla attività spiegata dal soggetto esercente attività lavorativa.

CONTROVERSIE AVENTI AD OGGETTO L’INOSSERVANZA DEGLI OBBLIGHI SOTTESI ALLA ASSUNZIONE DI PERSONALE

Impugnativa innanzi alla Autorità Giudiziaria degli illeciti amministrativi correlati alla inosservanza delle disposizioni di cui all’art. 9 bis L 608/1996 (come sostituito dall’art. 1, comma 1080, Legge Finanziaria 2007), nonché dell’art. 3 D.L. N° 12/2002 (convertito nella L. N° 73/2002, poi modificato dall’art. 36 bis, comma VII° lett. a, D.L. N° 223/2006).

MUTAMENTO DELLE MANSIONI E CONSEGUENTE GUARENTIGIA ECONOMICA

  • Mantenimento della qualifica maturata in seno alla struttura aziendale ed impugnativa delle condotte datoriali concernenti la cattiva spendita dello ius variandi.
  • Tutela per equivalente ed in forma specifica, se spirato il termine per acquisire la posizione lavorativa di superiore livello.

POTESTÀ CONNESSE ALLA POSIZIONE DATORIALE (attività direttiva, di vigilanza e disciplinare)

  • Assistenza giudiziale e prodromica alla lite, ove contestati i poteri previsti dall’art. 2104 c.c., dagli artt. 2, 3 e 4 dello Statuto dei Lavoratori.
  • Predisposizione atti necessari per la contestazione dell’addebito al lavoratore, nell’osservanza della sequela procedimentale indicata dall’art. 7 L. N° 300/1970.

LICENZIAMENTI INDIVIDUALI E TUTELA DEL PRESTATORE DI LAVORO

  • Cessazione dell’attività lavorativa per giusta causa o giustificato motivo – da convertirsi in licenziamento disciplinare – nell’ambito della tutela obbligatoria o reale.
  • Controversie per la richiesta di reintegra, di riassunzione e per gli emolumenti economici maturati.

MOBBING

Cause aventi ad oggetto il pregiudizio patrimoniale e non patrimoniale scaturente da condotte vessatorie reiterate nel tempo, poste in essere dal datore direttamente o per interposto soggetto.